Mantenere alta l’attenzione dei bambini non è semplice.
Con il termine attenzione si intende quel processo cognitivo atto a selezionare gli stimoli e ad attivare meccanismi in grado di immagazzinare le informazioni. Le capacità attentive variano da persona a persona, e dipendono da molti fattori.
Studi scientifici dimostrano che c’è, sia una predisposizione fisiologica, che una attività del sistema nervoso centrale, quindi legata allo sviluppo, alla maturazione e alle attività che si propongono.
Ci sono bambini che riescono a mantenere maggiormente l’attenzione rispetto ad altri. A volte i bimbi hanno tempi di attenzione molto lunghi, mentre altri non riescono a mantenere la concentrazione per più di pochi minuti.
Uta Stuke – Allenare la concentrazione – Erickson
Oggigiorno si sente spesso parlare dell’acronimo ADHD. La sigla, dall’inglese “Attention Deficit Hyperactivity Disorder”, indica il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, un disturbo evolutivo dell’autocontrollo.
Esso è un disturbo neurobiologico ad esordio infantile, che si caratterizza per elevati e persistenti livelli di disattenzione, impulsività a iperattività. I livelli di attenzione, impulsività e iperattività devono essere adeguati rispetto all’età e al livello di sviluppo del bambino.
L’ADHD, dunque, comprende difficoltà di attenzione, concentrazione e di controllo degli impulsi. Non si tratta di una cattiva educazione o di capricci: il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività è una vera e propria difficoltà del bambino di regolare il proprio comportamento e la propria energia. E’ opportuno non confondere la vivacità dei bambini o la loro energia in iperattività. Quest’ultima, infatti, è una condizione clinica che risponde a caratteristiche specifiche e a determinati indicatori.
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Ci sono anche situazioni che favoriscono il mantenimento dell’attenzione. Altre, invece, rischiano di farla affievolire dopo pochi secondi. La stimolazione ambientale, il contesto di vita, le abitudini quotidiane, influenzano notevolmente. Le capacità attentive, inoltre, sono influenzate anche dall’ emotività dell’allievo. Una forte agitazione o eccessiva preoccupazione, infatti, rendono le capacità di attenzione più labili. Infine, anche ciò che succede intorno al piccolo, sia in termini di clima emotivo che di fonti di distrazione presenti, modificano la capacità di attenzione.
Esistono, dunque, dei fattori personali del bimbo, ma anche fattori contestuali. Per questo, è importante capire come mantenere alta l’attenzione dei bambini durante l’attività sportiva. Esistono strategie e modalità che possono aiutare i bambini a rimanere concentrati, ognuno con le sue peculiari caratteristiche.
Il ruolo dell’istruttore
il sapere dell’istruttore di minibasket
Per gli istruttori/educatori che prestano la loro opera nei centri minibasket, non è facile creare delle attività e inventarsi modalità per mantenere alta l’attenzione dei bambini.
Occorre considerare sempre l’individualità di ciascun bambino. Allo stesso tempo, però, occorre rispettare l’andamento dell’intero gruppo di lavoro. L’istruttore, infatti, deve proporre attività per i bambini del gruppo, che hanno inevitabilmente capacità attentive diverse. Riuscire a coinvolgere tutti e mantenere alta l’attenzione dei bambini, dunque, diventa una vera e propria sfida.
L’istruttore ricopre un ruolo estremamente delicato e complesso. Deve seguire il ritmo di apprendimento del gruppo, valorizzando ogni bambino. Non sempre questo è facile, forse non lo è quasi mai. Allo stesso tempo, però, è estremamente necessario. Purtroppo la numerosità dei gruppi che si costituiscono e la loro eterogeneità (bambini di 6 anni con bambini dio 8/9 anni) rende questo compito ancora più complesso, ma è importante per il benessere sportivo (e non solo) di ogni bimbo. Dal rapporto con il sodalizio sportivo, infatti, discendono conseguenze anche a livello di definizione della propria identità e autostima.
Oggi i genitori e la scuola spesso non sono in grado di offrire stimoli attentivi, spesso surrogati da programmi televisivi e videogame, mentre un’ambiente sportivo con istruttori illuminati e programmi ben definiti possono essere di effettivo ausilio.
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Di seguito, alcuni suggerimenti pratici per mantenere alta l’attenzione dei bambini.
Come mantenere alta l’attenzione dei bambini in palestra.
- PROGRAMMA PRESTABILITO. E’ importante avere un ordine del giorno del lavoro da svolgere, in modo da condividerlo con gli alunni. In questo modo i bambini sapranno cosa si farà durante quelle ore e ne saranno incuriositi. La curiosità è uno dei motori principali per mantenere alta l’attenzione dei bambini. Una cornice predefinita, inoltre, definisce le diverse attività e le pause. Ciò aiuta i bimbi a organizzare le proprie energie. Si può pensare, ad esempio, di mantenere quotidianamente una cornice simile, in cui cambiano solo i contenuti delle diverse attività.
- ORGANIZZAZIONE. L’attenzione è più alta quando i bimbi sono riposati e hanno fatto una bella colazione. Per questo motivo è bene organizzarsi in modo da svolgere le attività più impegnative durante le prime ore della giornata. E’, invece, opportuno lasciare quelle più leggere alle ultime ore della mattina o durante il pomeriggio. Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Il cibo è l’energia che mettiamo nel nostro corpo e nella nostra testa per attivarli. Organizzare le attività sulla base del ritmo fisiologico dei bambini è molto importante. A volte, questo aspetto viene trascurato.
Per mantenere alta l’attenzione bisogna saper gestire il tempo
- PAUSE. Per mantenere alta l’attenzione dei bambini è buona abitudine alternare attività più complesse con pause rigeneranti. Ci devono essere momenti di libertà, sia fisica che mentale. Può essere molto utile fare brevi pause di pochi minuti dove i bambini hanno modo di staccare completamente dalle diverse attività, come ad esempio la pausa gioco libero. Così facendo, i bambini hanno modo di riposarsi e riprendere le energie necessarie per l’esercizio successivo. Sembra banale, ma anche cambiare ambiente ( accompagnarli a bere negli spogliatoi e tornare in campo) è un ottimo modo per recuperare concentrazione e attenzione.
- TEMPO. Un consiglio utile per mantenere una buona concentrazione e sollecitare chi tende a perdersi, è quella di dare dei tempi per le attività. I tempi devono essere brevi e veloci. Essi, però, devono essere adatti a tutti per svolgere il compito richiesto. La presenza di un tempo aiuterà i bimbi a rimanere concentrati sull’attività. Il tempo può essere segnato con un timer con sveglia o con una clessidra. E’ opportuno usare un indicatore preciso per definire in maniera chiara il tempo preposto. Parlare di “dieci minuti”, infatti, non aiuta i bambini a quantificare. Vedere la sabbia che scorre nella clessidra, invece, aiuta a capire lo scorrere del tempo.
Altre indicazioni utili
Durante la lezione, è importante usare un linguaggio coinvolgente per i bambini. Raccontare e descrivere in maniera entusiasta, arricchendo le lezioni con particolari e aneddoti curiosi e accattivanti aiuta a mantenere alta l’attenzione dei bambini . L’affabulazione e il contesto per i più piccoli , o i miti e le leggende per i più grandicelli.
Partire da attivazioni pratiche, simulazioni, esperimenti concreti o supporti audio-visivi può essere un buon modo per favorire il coinvolgimento dei piccoli. La lezione frontale, forse, non è sempre il modo migliore di imparare. In particolare, coinvolgere emotivamente i miniateti durante le lezioni è il miglior modo per mantenere alta la loro attenzione e la loro motivazione.
Anche focalizzarsi sui concetti chiave della lezione può rivelarsi utile. Vedi tra gli undici comportamenti dell’allenatore trasformazionale. Occorre insistere più volte sui concetti chiave, ripetendoli e dimostrandoli bene anche più volte. E’ importante che i bambini abbiano ben chiaro l’argomento trattato e i suoi aspetti principali. Loro sono i punti di partenza su cui costruire il resto. Dopo arrivano i dettagli. In questo modo viene favorito l’apprendimento. Concentrarsi sui concetti principali, infatti, aiuta i bambini a mantenere
alta l’attenzione.
L’importanza di mantenere alta l’attenzione in palestra
Per appassionare agli argomenti, occorrono insegnanti ed educatori entusiasti e felici di insegnare. Se si pensa ai propri ricordi, ciò che si porta con sé nel tempo sono gli argomenti che ci hanno appassionato. Può essere per il tipo di tema trattato, per come esso è stato spiegato o per l’entusiasmo di chi ci ha insegnato. L’apprendimento è strettamente legato alle emozioni. Ciò che si impara con le emozioni si dimentica difficilmente.
Lavorare con le emozioni nell’approccio costruttivista
Non è sempre facile coinvolgere i bambini. Non sempre si riesce. A volte, ciò che va bene per un allievo non va bene per l’altra. E’ importante, però, che ci si provi sempre. Sempre, anche quando è difficile. La passione e l’entusiasmo, infatti, sono la spinta di ogni apprendimento.
Bibliografia :
Uta Stuke – Allenare la concentrazione – Erickson
Gian Marco Marzocchi – Elena Bongarzone – Disattenti e Iperattivi