LE NOSTRE BIMBE E LE RAGAZZE tra sorrisi e speranza che il Minibasket offre. Poche riflessioni, ma utili, sul settore femminile.
Come tutti sappiamo e ogni giorno lo viviamo in palestra, nel Minibasket ogni gruppo ha una piccola percentuale di presenza “in Rosa”; poi ci sono anche isole felici dove il minibasket femminile già nasce da solo come Unico Centro Minibasket che si occupa delle nostre bimbe.
Inoltre il Settone Nazionale Mini Basket, con il progetto, Believe sta dando un ulteriore possibilità a tutte le bambine.
Da qui la mia riflessione, si parla certo di divertimento e motivazione finalizzato agli obiettivi del nostro Giocosport, saper giocare, conoscere il gioco e farlo sempre meglio in maniera sempre più funzionale, per tutti i bimbi e le bimbe, ma l’esperienza e i risultati verificati nel tempo, ha dato una risposta, ai tanti dubbi per cui le bimbe quando escono dal Minibasket, abbandonano l’attività giovanile e quindi come cercare di evitarlo.
Mettiamo il femminile al centro dei nostri progetti:
Una Società, che lega già da piccole una identità alla loro attività sportiva ha una marcia in più, una prima squadra (non per forza una serie A), un settore Giovanile FEMMINILE, sono la Forza ed un opportunità per il loro “futuro Rosa”. Futuro che si rispecchierà in tutte le loro scelte, sia nella loro vita sportiva, come nella loro vita privata fuori dal campo di Basket: Amicizie Vere, durature, la forza di un gruppo, Autostima e rispetto per tutto ciò che è “DONNA”.
Lezioni adeguate valorizzando la parte psicologica
Sicuramente l’età ideale per concentrare il lavoro sul loro apprendimento che, a mio parere, è diverso nell’approccio al nostro Giocosport se paragonato ai loro “colleghi maschietti pari età”.
Diverso nei modi, non nell’insegnamento dei giochi nel minibasket, ma con approccio più “dolce”, sia nei contrasti fisici, come nella psicologia.
La loro propensione alla concentrazione e alla comprensione dei giochi e dei gesti “tecnici”, la loro propensione alla collaborazione sono una marcia in più rispetto ai pari età maschi; mentre differente nella forza di esecuzione, come differente la confidenza con il pallone e i contrasti tra bimbi e bimbe o tra bimbe e bimbe.
Come differente l’approccio al gioco, la loro psicologia sottolinea la collaborazione mentre i colleghi maschietti pari età sottolineano la loro forte individualità.
In questo senso, secondo me, penso alla migliore propensione nell’insegnamento nella figura di un Istruttrice Donna nel percorso che può arrivare fino all’Under13, (Under14/15 con tessera Coach) dove la componente psicologica è fondamentale.
Questo è chiaro, sono riflessioni da me date in base ad alcune realtà vissute, come da confronto con altri Istruttori Nazionali Minibasket, ma non possiamo pretendere un risultato uguale per tutte le bimbe, in quanto poi ognuna di loro ha capacità, talento, maturazione ed esperienze diverse, ma possiamo comunque far si che loro abbiano UN’ OPPORTUNITÀ PER IL LORO FUTURO che non siano sempre i “soliti sport”.