il professor Alessandro Onofri, insegnante di sostegno, preparatore fisico F.I.P e non ultimo istruttore Minibasket, ci regala questa sua pubblicazione su un argomento che ci troviamo spesso ad affontare: gli atleti ADHD.
Grazie Alessandro e buona lettura a tutti!
IL CONTENIMENTO DEGLI ATLETI ADHD NEL CONTESTO CESTISTICO GIOVANILE
Questo breve lavoro vuole aprire una finestra sugli atleti che presentano la sindrome da deficit di attenzione e iperattivitĆ (ADHD), approfondendo in particolar modo la loro gestione allāinterno delle proposta educativa cestistica in ambito giovanile.
LāADHD ĆØ un disturbo che colpisce 1/2 % della popolazione infantile, ha una causa complessa che ha unāorigine neurobiologica; infatti gli aspetti biologici e quelli ambientali interagiscono in modo circolare.
Le caratteristiche di questa patologia riguardano sia lāaspetto cognitivo che quello comportamentale.
Dal punto di vista cognitivo questi ragazzi hanno difficoltĆ nel sostenere lāattenzione per tempi prolungati, presentano una distraibilitĆ molto elevata e spesso hanno una percezione alterata del tempo ( Fedeli 2004).
Oltre a questo, i soggetti che presentano tale disturbo denotano una velocitĆ /superficialitĆ nellāanalisi della situazione (Coroldi 1997) e un marcato deficit a livello di espressione e comprensione verbale.
Per quanto riguarda lāaspetto comportamentale si osservano delle difficoltĆ nella relazione con i compagni per il comportamento caotico e spesso aggressivo. Questo porta a ricevere dal gruppo dei pari poche preferenze sociali con la conseguenza di essere alla fine emarginati dal contesto classe o squadra.
La caratteristica più evidente dal punto di vista della condotta rimane la modalità di comportamenti stereotipati, ripetitivi e persistenti ed anche il mancato rispetto di regole e norme.