Ora cerchiamo di delineare quali possono essere le strategie da proporre durante il progetto educativo sportivo.
Il rinforzo differenziale
Questa tecnica parte dall’ assunto che il ragazzo manifesta comportamenti antitetici tra loro come, ad esempio, dare un pugno o dare una carezza, chiacchierare mentre il coach spiega o stare attento ed ascoltare. Applicare il rinforzo differenziale significa ignorare i comportamenti inadeguati e porre attenzione, sottolineando e lodando sinceramente, i comportamenti positivi che con il tempo dovrebbero aumentare di frequenza e i comportamenti negativi diminuire.
Costo della risposta
Questo metodo si basa sul fatto di “risarcire” o mettere in atto delle azioni compensatorie che ripaghino dell’azione negativa svolta dall’atleta.
Ad esempio se l’atleta disturba durante la spiegazione, dovrà ripetere per tre volte ai compagni quello che l’allenatore ha spiegato. Un’altra forma del costo della risposta è la sottrazione di un beneficio, che consiste nel divieto momentaneo di ottenere delle cose o di accedere a situazioni piacevoli come partecipare alla partitella di allenamento o alla gara di tiro.
Time-out
Questa pratica consiste nell’allontanamento temporaneo dell’atleta dal campo di gioco per evitare che possa persistere in un comportamento inadeguato.
Il ragazzo verrà posto a sedere in una parte del campo evitando che questi si distragga giocando con la palla o chiacchierando con i compagni; inoltre il tempo di allontanamento deve essere stabilito assieme alla squadra in base alla gravità della situazione causata.
Finito il time-out il ragazzo rientrerà in campo, ripristinando in modo tranquillo la relazione come prima dell’accaduto.